La descrizione che farei di me stesso? Un nano sempre curioso di scoprire il mondo e le sue storie. D'altronde la nonna me lo diceva sempre: Sono coloro che viaggiano ad avere le storie più interessanti. E io ho viaggiato tanto, ci puoi scommettere. Appena ho potuto mi sono lasciato dietro la comoda casa e per lunghissimi anni non vi feci ritorno.
Per mare e per terra ho visto molti luoghi e molte persone. Sotto le lucenti stelle immerse nell'oscurità più profonda ho visto accadere cose impensabili e magiche. Vere leggende del passato che con un raggio di Luna si presentavano dinnanzi a me in tutta la loro magica bellezza.
Si mostravano nella loro persa maestosità e in un battito di ciglia mi lasciavano solo.
Adesso ho smesso di vagabondare, per quanto quella vita mi manchi. Tuttavia la mia fantasia non ha mai smesso di viaggiare. Ho ascoltato vite e problemi di molte persone di cui conservo un caro ricordo. Perchè io sono fatto così, non posso che appassionarmi a ciò che di bello e, perché no, di brutto il mondo ha da offrire.
Ho avuto la fortuna di incontrare Ormis molto tempo fa, con cui ho potuto condividere il sogno segreto di possedere una locanda.

Una cosa è certa: Chiunque entri nella Taverna delle Leggende raccontando la propria storia si assicurerà la mia amicizia.

Sono sempre stato un inguaribile curioso. Fin da fanciullo, durante le sere dei giorni di festa, mi fermavo al falò del villaggio per ascoltare le memorie tramandate dalla mia gente e per ascoltare le avventure di viaggiatori che, occasionalmente, accoglievamo tra di noi .
Per tutta la vita ho cercato la verità che credevo fosse celata dietro le storie, le fiabe, le leggende che avevo ascoltato e studiato. Lo sappiamo tutti quanti: le leggende nascono da eventi reali. Lo sappiamo, o meglio lo speriamo. Questa è stata la mia vocazione: viaggiare e studiare i testi che parlano di creature ed eventi straordinari, sovrannaturali, sperando di scoprire quel briciolo di realtà celato dietro a queste storie. Fino a che non ho appreso un'importante lezione: la verità dietro queste storie non sta negli esseri che descrivono o nelle avventure che narrano, no. La verità che le storie raccontano, risiede nelle emozioni delle persone che hanno vissuto quelle stesse storie, e nei sentimenti di tutti coloro che poi le hanno raccontate. Perché, alla fine, i miti e le leggende non sono altro che un'eco, un ricordo reso vivo dai sentimenti e dalle emozioni.

Perché, insieme al mio fedele amico Bernie, ho intrapreso una vita sedentaria? Beh, perché ho capito che non c'era bisogno di inseguire le storie: sarebbe bastato fermarsi ad ascoltarle! Sedetevi qui con noi, viaggiatori. Ascolterete e spero racconterete, storie immortali di vite mortali.